Vino al Vino

Ed. Mondadori- Prima parte

Del vasto repertorio enologico descritto da Mario Soldati negli anni ‘68-’75 voglio raccontare il suo primo viaggio alla ricerca di vini genuini nell’autunno 1968. Un itinerariointrigato tra la Sicilia, la Campania, la Toscana, la Lombardia, il Veneto, il  Trentino, il Piemonte e la Val d’Aosta. Seduti attorno a una grande tavola ovale, immagino alcune delle persone da lui incontrate pronte a fare cin cin, produttori, amici ed artisti. Una piccolissima carrellata.

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Il lungo, magro, elegante Barone Carmelo Nicolosi di Villagrande con un bicchiere di Etna Rosso;Don Vicenzo Triunfo dalla voce profonda ma un aspetto rassicurante con un bicchiere di Asprino; il grasso, pelato, vecchio Fanetti con il suo Vino Nobile; sciur Carlücio, addolorato perché le sue due figlie hanno sposato uomini non appassionati di vino, con un bicchiere di Villa; il generoso Conte Titta Gilberti con un Montevecchia rosato; l’esperto Corrado Piacentini, che ha sempre avuto un rapporto odio-amore con l’uva e il vino, con un bicchiere di Soave; il veronese Galtarossa con un Amarone Secco; Franco Dorigati con un fresco, asciutto, aromatico, rosso granato Teròldego e infine l’esile e Bruno Venanzio Sella con un Bramaterra.

Un vero viaggio, la sociologia dell’enologia. Soldati è un riferimento importante per la nostra “Palestra”. Sempre in cerca di un’improbabile bicchierata, fedele all’amore per il vino, il vino genuino, non quello dell’etichetta sulla bottiglia che gli dà solo il nome, fedele alla passione che non ha bisogno di cerimonia, regole e formalità. E allora … prosit!

 http://www.vinoalvino.org/

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