Lo Spazzacamino

Piccole Storie. Tra antichi mestieri & profondi saperi.

Più si era giovani e magri , più si era richiesti come spazzacamini. Bisognava calarsi nelle canne fumarie per pulirle dalla fuliggine e chi poteva farlo meglio di un bambino?
Mestiere faticoso che spesso si tramandava. Si girava per i paesi  della pianura con gli attrezzi sistemati sulla bicicletta da inizio estate all’autunno inoltrato.
Secondino aveva già 18 anni ma era basso e minuto  perciò lo scambiavano spesso per un ragazzino. Aveva iniziato a fare lo spazzacamino a soli 7 anni, al seguito del papà e dei fratelli maggiori.
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Sacco di iuta in testa, si arrampicava come un gatto su per la canna fumaria e lavorava con gran lena con la raspa e “ il riccio”per scrostare tutta la fuliggine che era rimasta incrostata al suo interno. Quando scendeva si toglieva il sacco che serviva per proteggerlo ma il suo volto era sempre nero di fumo.
Sul tavolo c’era sempre un bicchiere di vino ad attenderlo, soldi pochi, qualche uovo fresco o un pezzo di formaggio.
Secondino dentro la canna fumaria immaginava di essere al mare che non aveva mai visto. Era magnifico.

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