Per una sera un sogno è possibile, tornare alla fine dell’800, quando tutta via dell’Indipendenza fino a Piazza Maggiore, Bologna era un grande de hors all’aperto, con le orchestrine che suonavano ovunque.
La musica è sempre stata importantissima in questa città.
Il tempio del varietà.
Oggi una suonatrice d’arpa dall’alto palcoscenico in stile Liberty, appartenente al Cafè Chantant Eden Kursaal ed attivo dalla fine dell’800 agli anni ’20, troneggia nell’ampia sala da pranzo e accoglie con la sua musica da sottofondo gli ospiti eleganti e raffinati e i sapienti camerieri.
I tavoli sono disposti nella platea e, dal 2012, il Ristorante I Portici è stato insignito con la Stella Michelin. Lo chef napoletano Agostino Iacobucci, con grande maestria, affianca tradizione e creatività, valorizzando prodotti d’eccellenza. La scommessa vinta è stata restaurare con maestria un gioiello per la città, troppo a lungo chiuso, e riportare la naturale suggestione di questo luogo, con passione ed eleganza.
A Bologna esiste un cuore sotterraneo freddo costituito da numerose ghiacciaie, risalenti al Medioevo, utilizzato in passato per la conservazione di prodotti alimentari deperibili. La Rocca di Galliera, sede del Governo Pontificio, nel 1904 venne inglobata dentro Palazzo Maccaferri e fu utilizzata come ghiacciaia. Sovrastata da storiche volte in pietra a vista, l’Ex Ghiacciaia è adesso un ambiente su due livelli, separati da un pavimento in vetro che permette di vedere la sottostante cantina e i cunicoli sotterranei, scavati e usati come rifugi antiaerei durante l’ultima guerra. Nell’autunno del 2012 è stata riportata alla luce con un restauro antico-moderno ed è diventata un affascinante angolo di ristorazione privata da poter riservare per pochi intimi, non più di trenta, per il privilegio di un’atmosfera a lume di candela, anche a pranzo.
