Osteria dell’Orsa

Da mezzogiorno a mezzanotte e dagli anni settanta ad oggi ... L'imprescindibile punto di ritrovo

Tutto questo nostro progetto, la Palestra del Cantautore, nasce da una maledetta nostalgia. Una nostalgia strana però, perché è una nostalgia verso qualche cosa che non si è veramente vissuto: il clima culturale delle mitiche osterie. Guccini, Dalla, Lolli, Pazienza, Celati, Tondelli, Freak Antoni ma solo per dire qualche nome (e far venire qualche brivido!). Molti di noi “romantici di quel periodo” nelle cantine, con queste persone, non c’erano. Non abbiamo bevuto, discusso, cantato con loro. E allora perché rimpiangere tanto quel periodo?
I punti di ritrovo sono sempre quelli. Inossidabili al passare degli anni. L’energia che traspare dalle pareti di ceri locali è frutto del mito certo, ma anche del lavoro quotidiano. L’Osteria dell’Orsa, in via Mentana 1, per esempio è il ritrovo degli universitari, con la cucina aperta da mezzogiorno a mezzanotte la “balotta” è assicurata!
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L’Osteria dell’Orsa è sempre la stessa: un punto di ritrovo imprescindibile per la vita universitaria. Nel piano di sotto, qualche tempo fa suonavano grandi artisti, come testimoniano le foto appese alle pareti. Una volta le osterie sono state il punto di incontro tra giovani intellettuali e personaggi che in osteria ci andavano da una vita, come racconta Gabriele Cremonini, in una intervista qui sulla “Palestra”…

_MG_9578L’Osteria dell’Orsa è sempre un mitico ritrovo rustico Bolognese. Mangi le tagliatelle al ragù e i tortellini in brodo e bevi il vino rosso o bianco. Io sono convinto che, come è successo allora, la grande innovazione debba partire dal contatto con la tradizione. Mai come ora è indispensabile ritrovare il tempo per stare in compagnia, ascoltare chi le storie le sa veramente e rielaborarle con pazienza e passione.

 

 

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