In un manoscritto è conservata la sua ricetta del sugo di manzo per i ravioli alla genovese. Lo chiamano “Il violinista del diavolo”. Era così virtuoso con il suo violino ( la leggenda racconta che le corde fossero state fatte con le budella di una sua amante) che si sussurrava avesse fatto un patto con il diavolo…
Paganini non ripete.
Nessuno era in grado di riproporre una delle sue composizioni con la medesima abilità.
Amante degli eccessi, stravagante, naso aquilino, viso pallido, sempre vestito di scuro, braccia lunghissime, mani affusolate, salute fragilissima, cupo, tenebroso ma furbo. Può essere considerato la prima “star musicale” perché le sue esibizioni erano “ben vendute”.
Nato a Genova nel 1782, morì a Nizza nel 1840. Il Vescovo non volle dargli sepoltura nella terra sacra per via delle voci che lo riguardavano.