Questo libro di Mario Soldati è un invito a scoprire di più, a non tralasciare i particolari, a guardarsi intorno, a ricercare e riscoprire. I vini genuini rincorsi attraverso tutta l’Italia sono delle “eccezioni alla melanconica regola” perché i vini ormai sono soltanto “nomi”, quelli delle etichette. Vino in produzione industriale, trattato come il petrolio, come merce di scambio. Raccolto in grandi vasche di cemento e poi pompato sulle navi cisterna… Ritratto di un’Italia che cambia, non sempre in meglio. Cose che non esistono più come il trenino che collegava Montepulciano stazione a Montepulciano città, realtà che resistono come i bassi di Napoli…
“Il vino è come la poesia, che si gusta meglio, e che si capisce davvero, soltanto quando si studia la vita…”
Studiare la vita? Si può? A questo non è facile rispondere, però in Italia si può passare attraverso le mille sfaccettature dei luoghi, dei personaggi, dei costumi, delle tradizioni, dei proverbi, dei dialetti … e rinnovare sempre la curiosità.
E poi prendere una decisione ferma e decisa: “Il vino non può essere studiato come oggetto di consumo, ma come un’opera d’arte a sé” dice Soldati.
Non è passatismo e non è retorica la sua ma un’azione concreta che diventa un percorso reale.
La nostra “Palestra del Cantautore”è una ricerca dettata dalla curiosità, come voler sapere di quale vino dal gusto scivoloso, abboccato, appena appena amarognolo, parlava Hemingway nel suo romanzo, Across the river and beyond the trees, al di là del fiume tra gli alberi … Vogliamo utilizzare le nostre eccellenze artigianali, la musica, la poesia, l’arte per scendere sempre più in profondità nella dimensione dell’incontro. Scambiare esperienza e conoscersi veramente.
Scoprire le nostre capacità, luogo per luogo. Ridurre il tutto ad una fiera per quanto etica sia, equivale a limitare la bellezza e dà la stessa sensazione di andare “all’Italia in Miniatura”. Tre viaggi nel presente attraverso il passato, conoscere la nostra storia equivale ad avere un ruolo da protagonisti, e non rimanere delle comparse, di lusso (dicono gli esperti ottimisti!), ma sempre comparse.